Chiude la libreria Pontiggia di Varese

ottobre 13, 2007

In settimana ho letto che la storica (dal 1890!) libreria Pontiggia di Varese chiuderà per passare di mano alla Feltrinelli che al momento non sa ancora come procedere con il nuovo insediamento.

E’ ormai una costante del nostro tempo, i negozi storici passano e tutto verrà sostituito con i mega-store, perché tutto ormai dev’essere grosso altrimenti non è bello.

E’ comunque positivo che vogliamo mantenerla come libreria (sembra incredibile, ma in alcuni iper-mercati ho visto i libri essere venduti a peso come il prosciutto!) mantenendo i dipendenti, questo dovrebbe essere una garanzia per gli utenti che dovrebbero trovare il solito servizio.

Riporto l’articolo tratto da VareseNews.

Milano – Dopo un secolo la libreria di via Aldo Moro cederà l’attività alla Feltrinelli. È la terza libreria storica rilevata nell’ultimo anno in Italia
«Noi viviamo per i libri. Pontiggia vivrà con il nostro nome»

Dopo oltre un secolo di onorata attività, la famiglia Pontiggia si è arresa ai nuovi tempi. Solo un anno fa, dopo la chiusura della Libreria Veroni, Eligio Pontiggia aveva annunciato la sua personale resistenza ai megastore. Oggi è quasi ufficiale: una Libreria Feltrinelli prenderà il posto della storica libreria di via Aldo Moro. La trattativa per l’acquisto dell’attività è infatti ancora in corso, come conferma il capo ufficio stampa della Feltrinelli Paolo Soraci: «Si tratta di una promessa di cessione. Tecnicamente non c’è ancora una firma».

Soraci, che tipo di libreria aprirete a Varese. Il classico megastore?
«È presto per dirlo, è tutto da inventare. Noi costruiamo una strategia per ogni singola città. Ad esempio, Varese è a ridosso di Milano dove ci sono dieci librerie Feltrinelli. Un dato di cui bisognerà tener conto. In genere noi portiamo dei modi di fare tipici e alcune caratteristiche di famiglia delle Feltrinelli. Per il resto abbiamo una buona adattabilità al luogo e alla sua storia».

La libreria Pontiggia ha più di un secolo di vita. Vi è capitato di rilevare librerie storiche in altre città di provincia?
«Sì, negli ultimi mesi abbiamo rilevato la Libreria“La civetta” a Pavia e la Libreria Simonelli a Perugia».

Come è andata?
«La Simonelli, che si trovava in corso Vannucci, la via principale di Perugia, era chiusa da tre anni. Noi l’abbiamo riaperta e all’interno abbiamo messo una targa per ricordare che in quel luogo, prima della Feltrinelli, c’era una storica libreria. Lì avrebbe potuto anche aprire un negozio di telefonini o una jenseria, attività degnissime. Ma noi viviamo di libri e quindi siamo contenti di dare una continuità a quei luoghi seppur sotto nuovo nome».

C’è una strategia di espansione delle Librerie Feltrinelli nelle piccole città?
«C’è una strategia di espansione in generale, ma non in quel senso. Se però capitano delle occasioni come Pontiggia noi le prendiamo».

Quante librerie avete in Italia?
«A fine anno chiudiamo a quota 97 punti vendita».

Quante persone ci lavorano?
«Sono circa 1.400».

Pontiggia aveva dei dipendenti. Feltrinelli li manterrà?
«Certo, perché a Varese non si tratta di aprire ex novo. Quindi è importante mantenere i posti di lavoro esistenti e non solo per una questione etica, a cui Feltrinelli tiene molto, ma perché il lavoro di libraio è comunque un lavoro ancora artigianale. Quindi chi conosce la libreria Pontiggia è utile perché conosce la clientela e il territorio».

Questo è il link all’articolo.